Prosegue il cammino della giovane rivista letteraria pugliese LA CALCE & IL DADO
Prosegue il cammino della neonata rivista semestrale letteraria La calce & il dado, già salutata positivamente dalla critica locale e nazionale grazie a contenuti e contributi di alto spessore culturale. Ieri sera, 11 aprile, presso la Biblioteca Cagnazzi di Bari – Municipio 2, si è tenuta la presentazione del secondo numero, promossa dalla Associazione Internazionale Donne e Poesia, giunta al suo 41° anno di attività.
Coordinata da Anna Santoliquido, la serata si è aperta con i saluti istituzionali del Presidente del Municipio 2 di Bari Alessandra Lopez che ha sottolineato il valore intrinseco di iniziative letterarie come quella della rivista La calce & il dado, impegnata a lanciare ponti culturali e a creare legami di condivisione valoriale che agiscano, anche in ottica sociale, alla maturazione di una sempre più vacillante libertà di pensiero di cui si ha estremamente bisogno nel mondo contemporaneo.
Sotto la guida attenta della coordinatrice si sono poi avvicendati il direttore editoriale Gianni Antonio Palumbo e il vicedirettore responsabile Vito Davoli, il primo con un ampio excursus sulla struttura e i contenuti del volume, le sue rubriche, il valore dei contributi e lo spessore degli intervenuti, tra cui ricordiamo – esterni alla redazione – il prof. Ettore Catalano (Università del Salento), Raffaela Latorre (Presidente del Centro Studi Cristanziano Serricchio di Manfredonia), entrambi sulla figura dell'intellettuale pugliese, l'uno nella sezione della critica letteraria e l'altra nella sezione dedicata alle testimonianze; Marina Caracciolo, saggista e studiosa torinese con le sue letture a Giannicola Ceccarossi e a Sonia Giovannetti.
Palumbo ha proseguito ponendo alcuni accenti sugli interventi di redattori non presenti all'evento fra cui il prezioso contributo di Marco Ignazio de Santis sulla figura della poetessa lucana Assunta Finiguerra, l'attenta lettura della giovane ricercatrice Mariasole Di Cosmo sulla figura storico-letteraria di Lavinia Feltria della Rovere, l'approfondita analisi psicologica di Lady Roxana, la cortigiana nata dalla penna di Daniel Defoe, condotta dalla scrittrice Giulia Poli DiSanto e, infine, la prima parte del racconto È difficile di Nicola Accettura che impreziosisce la sezione narrativa di questo numero.
Dopo aver poi dato lettura dei suoi interventi poetici, Palumbo ha lasciato la parola a Davoli che ha spiegato il perché di una scelta grafica così nuova e moderna per una rivista letteraria: «Non sono dettagli questi», come scriveva Italo Interesse lo scorso aprile sul Quotidiano di Bari in occasione dell'inaugurazione della rivista. «Come per quotidiani e rotocalchi, così pure per le riviste può vigere il principio per cui prima 'si guarda' e poi si legge. Diciamocela tutta, l'assenza di vivacità nell'impaginazione può alla lunga incidere sul declino anche delle riviste della migliore qualità». E qui forma e sostanza si sposano perfettamente.
Dopo aver portato i saluti del direttore responsabile Corrado Azzollini (Presidente nazionale di Confartigianato Cinema e Audiovisivo), assente per impegni di lavoro, Davoli ha proseguito ponendo l'accento sulla rubrica dedicata al Realismo Terminale, il movimento letterario fondato dal poeta Guido Oldani, esponendone caratteristiche e punti salienti e sottolineandone la presenza costante all'interno della rivista: in questo numero una serie di contributi tesi a declinare il RT nelle varie forme dell'arte letteraria: poesia, narrativa e teatro oltre alla pregevole analisi di Annachiara Marangoni, poetessa RT, che mette in relazione la poetica del Realismo Terminale al Mitomodernismo di Conte. Ha poi chiuso con la lettura di due sue poesie alla quale ha fatto seguito l'intervento della coordinatrice e redattrice Anna Santoliquido che, esponendo i suoi interventi sul numero in corso, si è soffermata sulla figura di Rocco di Poppa, il poeta venosino scomparso alla metà degli anni '90 a cui dedica la sua 'testimonianza' nell'omonima rubrica. Conclude declamando prima una poesia del di Poppa e quindi una sua lirica. Anche la poetessa Giulia Notarangelo, sulla stessa scia della collega redattrice, espone rapidamente i contenuti dei suoi contributi soffermandosi sulla figura di Vito Moretti, sotto una luce più intimistica e amicale, e conclude il suo intervento con la lettura di una sua lirica presente nel numero.
I godibilissimi intermezzi musicali del flautista Danilo Girardi hanno cadenzato gli interventi del lettore Carmelo Colelli che ha dato voce ai versi dei due protagonisti della rubrica Percorsi, Gandolfo Cascio e Luca Pizzolitto, oltre che a quelli di altri poeti presenti nel secondo numero quali, appunto, Guido Oldani, Ada De Judicibus Lisena, Nicola Accettura, Pierluigi Tibollo e l'albanese Natasha Xhelili.
Il noto attore Alfredo Vasco ha infine declamato un estratto del suo testo teatrale incluso nella rubrica Teatro e liberamente ispirato a Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij, dal titolo Io come Fëdor.
Una serata dinamica e inclusiva, perfettamente cadenzata e ricca di contenuti senza troppi fronzoli. Un degno evento per una rivista di cui gli stessi redattori, pur sottolineando impegno e fatica, si dicono orgogliosi anche grazie ai consensi che continuano a raccogliere in tutta Italia.