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Giudizi critici a "Carne e sangue" di VITO DAVOLI

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  «Vi troverete un piccolo canzoniere d’amore giocato sull’imperfezione o meglio sulla mobilità universale in cui nessun coccio trova la sua corrispondenza con un altro, come hanno già notato i lettori della raccolta. Aggiungo che la silloge, che merita una accorta e approfondita lettura, tutta giocata su guizzi e “bagliori dell’eterno”, si svolge su una impervia quanto sollecitante linea di confine su cui scorre l’arco della fragilità, in un anarchico comporsi/scomporsi del linguaggio, nel quale si alternano slanci verticali e cadute da capogiro, immagini di un ingordo amore per la vita e di tormentate solitudini». Ettore Catalano «Ho letto Carne e sangue , trovandolo molto bello, per la cura della lingua e l’intensità con cui si è cercato di scrivere poesia lirico-sentimentale senza cadere nel patetico. Non è un obiettivo facile da raggiungere, quindi i risultati sono, dal mio punto di vista, molto lusinghieri. Solo in qualche caso mi pare si sia caduto nell’errore opposto, che è...

"Eclissi" di EZIO SINIGAGLIA: recensione di GIANNI A. PALUMBO

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Un’eclissi totale di Sole in corrispondenza dell’equinozio di primavera e un viaggio in una sperduta isola del Nord per assistere al fenomeno costituiscono gli elementi all’origine del plot del romanzo Eclissi di Ezio Sinigaglia. Un’opera tutta focalizzata sul punto di vista del protagonista, l’architetto triestino settantenne Eugenio Akron, di cui lo scrittore scandaglia le risonanze interiori ed esplora i reconditi moventi, che gradatamente si disvelano al lettore. Solitamente un individuo che attraversa luoghi sconosciuti e si espone ai disagi di una partenza lo fa per diletto o perché è in cerca di risposte. E. SINIGAGLIA, Eclissi , Nutrimenti, Roma 2016 Acquista il testo online Il paradosso che si fa strada sin dal primo capitolo risiede invece nella constatazione che la quête di Akron ha per meta la scoperta di una domanda. «Una domanda che, forse, si nascondeva dietro il disco nero della Luna». Non una domanda, ma la domanda.  Sarà l’incontro, nell’osteria del Min ...

Le frecciate che "non valgono un asse". ITALO INTERESSE sul Quotidiano di Bari

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Dal Quotidiano di Bari di giovedì, 1 maggio 2025, pag.8  È uscito il secondo numero de La calce & il dado , rivista semestrale di letteratura LE FRECCIATE CHE "NON VALGONO UN ASSE" Numerose le novità rispetto al numero pilota: spazi di riflessione su figure femminili che appartengono al passato anche remoto, la presenza di figure giovani all'interno della sezione Poesia, la rubrica 'Voci dal mondo', quindi i 'Percorsi', incursioni in itinerari poetici consolidati e offerti come primizie al lettore; degna nota, infine, la collaborazione con il Centro Studi Cristanziano Serricchio Varcato il Rubicone, quelli de La calce & il dado vanno avanti. Lo fanno a dispetto delle profezie di "poco disinteressate cassandre", dei colpi di tosse di polemisti ad oltranza e delle frecciate (che "non valgono un asse") provenienti dagli incauti che pretendono d'incamminarsi sulla strada della verità, notoriamente cosparsa di sassi, senza consi...

ANGIULI, DAVOLI e PALUMBO, la triade pugliese della poesia civile secondo DANIELE MARIA PEGORARI

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  È con particolare orgoglio che riportiamo questo interessante articolo comparso su la Repubblica del 25 aprile 2025 a firma del prof.  Daniele Maria Pegorari  che, recensendo la recente antologia curata dal prof. Giuseppe Langella, Sfilata d'alti modi (La Scuola di Pitagora, Milano 2024) segnala la presenza dei nostri direttori,  Vito Davoli  e  Gianni Antonio Palumbo , insieme al poeta barese  Lino Angiuli  quali voci di spicco della poesia civile in Italia. Angiuli, Davoli e Palumbo. La  poesia civile  in Italia spicca con tre voci pugliesi di Daniele Maria Pegorari Nell'antologia  Sfilata d'alti modi , gli omaggi in versi degli autori baresi alle figure di Garcia Lorca, Castro e Bonhoeffer Da più di un secolo identifichiamo la poesia con la linea simbolismo-orfismo-intimismo, dimenticando che essa può e deve anche scuotere le coscienze dinanzi ai drammi della Storia; abbiamo smesso di apprezzare una scrittura che 'fac...

MARINA CARACCIOLO legge "Contraddizioni" di VITO DAVOLI (ed. Leucò, 2001)

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La poesia di Vito Davoli, in questa sua prima bella raccolta intitolata Contraddizioni , mi ricorda inspiegabilmente i misteriosi masques e bergamasques della famosa lirica di Paul Verlaine [1]: quasi tristi sotto i loro fantastici travestimenti, vanno ammaliando un paesaggio singolare, suonando il liuto cantando l’amor corrisposto, anche se «ils n’ont pas l’air de croire à leur bonheur...» . Sembra comparire qua e là, come in un circo immaginario, fantasmagorico, un clown scanzonato e tuttavia pessimista, che nasconde le sue lacrime e la sua rabbiosa amarezza sotto il cupo riso della burla. C’è un aggirarsi smarriti in una realtà disarticolata come frammenti asimmetrici di un puzzle , sconosciuta o difficile da comprendere e da accettare, quasi impossibile da ricucire: « Non capisco neppure / se il vento che mi soffia tra le dita / al quale oppongo le mani spalancate / mi spinge avanti oppure / mi frena bruscamente...». E la luna (quale poeta mai non ha cantato la luna?) non rimanda...

AMEDEO ANELLI recensisce il primo numero de LA CALCE & IL DADO sul quotidiano «Il Cittadino»

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È Guido Oldani , fondatore del Realismo Terminale, a dare notizia della pubblicazione della recensione di Amedeo Anelli sul quotidiano «Il Cittadino» del 27 giugno 2024. Così scrive dalla sua pagina ufficiale: «Oggi, l'amico Amedeo Anelli, direttore della rivista di filosofia e poesia Kamen , ha pubblicato sul quotidiano "Il Cittadino" una sua recensione della rivista pugliese La calce e il dad o, amica dichiarata del Realismo Terminale. Lo ringraziamo. Il Cittadino, 27 giugno 2024 #GuidoOldani #RealismoTerminale #LaCalceEIlDado L'intera redazione si unisce ai ringraziamenti ad Amedeo Anelli per il prezioso articolo, per la sua attenzione critica e per gli auguri all'esperienza della nostra rivista. Di seguito lo stralcio stampato della recensione.